Bassanova Music Factory
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Le Masterclass di Bassanova Music Factory: le basi del drum set

Bassanova Music Factory continua con le Masterclass: se la scorsa volta avevamo approfondito il tema tastiere, questa volta l’attenzione viene rivolta alla batteria e alle percussioni.
L’ospite speciale che ha accolto i ragazzi del progetto è Mauro Violato, batterista dalla lunga esperienza come musicista.
Gli argomenti trattati sono stati tantissimi, dai piatti alla grancassa, senza disdegnare il montaggio e l’accordatura.
L’incontro si è svolto sabato 26 febbraio 2022, presso la Scuola di Musica di Villa Estense, dove hanno partecipato sia gli studenti più esperti che i più piccoli dai quali non sono mancate domande e curiosità.
In seguito alle presentazioni la lezione è giunta subito al nocciolo della questione, la batteria, la gran regina del rock, le cui origini però sono da ricercarsi nel jazz.
Prima di descrivervi quanto narrateci dal nostro ospite, facciamo un recap, vi permetterà di comprendere più a fondo le tematiche che verranno descritte in seguito: la batteria è composta dalla cassa (o grancassa), un rullante, generalmente da due tom, definibili come due tamburi aventi una voce l’uno più grave, l’altro più acuta, ed infine dai piatti.

Come iniziare a capirci qualcosa in questa banda di percussioni? Il nostro ospite è partito dall'aspetto più semplice e poco trattato perché così ovvio da esser facilmente scordato, non che il montaggio. Quest’ultimo deve avere un punto fisso, una stella polare attorno al quale si dispone l’intero drum- set, ovvero la grancassa, da questa si decidono infatti le distanze, i rapporti e quindi la disposizione di tutti gli altri pezzi. È importante che “il tamburo della grancassa non tocchi terra; affinché suoni al meglio il fusto non deve assolutamente toccare il pavimento, quindi contate una distanza di due centimetri”.
Mauro ci ha dato anche delle direttive sulla posizione corretta per evitare di rovinare e a sua volta di farci male mentre suoniamo, quindi è necessario prendere in considerazione lo sgabello che dev’essere regolato in base alla statura del musicista, il quale dovrebbe porsi verso lo strumento in una posizione di equilibrio e bilanciamento del busto, dove vediamo una gamba parallela al pavimento, il resto perpendicolare.
Procediamo con le chiavi che sostengono e regolano l’elasticità dei tom, poi con il pedale della grancassa e alla tensione a cui deve essere portato; ecco quindi i timpani e i rullanti, e così l’altezza a cui devono essere sistemati, che su consiglio del nostro esperto andrebbe regolata sulla base di quella posta sui tom. Infine, è stata affrontata anche l’accordatura delle pelli dei tamburi, sia quella inferiore che quella superiore, “tra le due deve esserci un intervallo di terza minore” precisa il nostro ospite; gli strumenti utili per svolgere la funzione di calcolo degli hertz, l’ordine con cui accordare le parti ed infine le sette chiavi che un batterista deve sempre tenere presente, essenziali in questo lavoro di accordatura.

È naturale che al primo approccio con la batteria vengano tralasciati questi argomenti, perché centrale è il suono, la musica, com’è giusto, ma a lungo andare diventano la base non soltanto per una buona gestione e conoscenza dello strumento, ma soprattutto per rendere l’artista e il musicista autonomi, indipendenti e pienamente consapevoli delle potenzialità, sia proprie che dello strumento stesso.    

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