Bassanova Music Factory
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A Bassanova Factory iniziano le registrazioni!

È passato quasi un anno dall’inaugurazione del progetto Bassanova Music Factory, un progetto del tutto nuovo che proponeva e propone tutt’ora la possibilità di destreggiarsi o tra il gruppo musicisti, il gruppo cantanti oppure all’interno della sezione operatore audio.
Il progetto da allora continua a crescere: mentre cantanti e musicisti lavorano sull’aspetto tecnico e artistico di un brano, la sezione operatore audio lavora su dinamiche ed aspetto fonico. 
Lunedì 28 aprile 2022 sono iniziate le registrazioni live degli strumentisti: chissà cosa direbbe de Martinville l’inventore del fonautografo, il primo registratore di suoni, a vedere i due insegnanti Gianluca e Paolo destreggiarsi tra cavi, microfoni e mixer; penserebbe che spettacolo!
Dopo ben più di quattro mesi di preparazione gli studenti del corso di operatore audio hanno imparato a gestire una DAW, hanno approfondito le varie tecniche di mixing e Mastering e hanno compreso le modalità di utilizzo dei microfoni, mentre da questa settimana si è passati più al pratico.
L’obiettivo era quello di realizzare un test audio che permettesse di riprodurre le esigenze di un concerto live, così tra i materiali utilizzati possiamo notare l’uso di microfoni dinamici per la registrazione della batteria, alla quale sono state dedicate ben sette tracce contro le sette dedicate invece a tutti gli altri strumenti, quali chitarre, tastiere, bassi elettrici e voce.
Insegnanti e studenti hanno ragionato insieme sulle scelte migliori per compiere tale registrazione, cioè si sono confrontati sulle questioni tecniche dove il dato per scontato era pressoché inesistente, così veniva richiesta una buona dose di ragionamento soprattutto quando si trattava di scegliere se la registrazione della chitarra potesse avvenire attraverso il microfono oppure attraverso il cavo.
Una volta completata la preparazione presso la sala prove, sono arrivati i musicisti e di conseguenza ha potuto prendere avvio la registrazione in presa diretta. Dopo aver catturato i suoni, ogni strumento aveva la sua traccia dedicata seppur la registrazione è avvenuta mentre tutti i componenti della band suonavano insieme. Il lavoro non è ancora concluso in quanto nei prossimi giorni si passerà alla fase di mixing, che in linguaggio comune e non tecnico potremo dirsi utile per la pulitura di quelle sbavature presenti nella registrazione.

Era il 1857 più o meno in questo periodo, quando il primo registratore di suoni faceva vibrare le membra a chi lo vedeva, tanto sembrava strano e soprattutto possibile. Era il 1857 e per quanto geniali, si crede che gli scienziati non avrebbero mai potuto immaginare che si potesse compiere un’evoluzione simile a quella che vediamo oggi: se prima sembrava un miracolo che i suoni potessero essere catturati con una macchina, cosa che avvenne poi anche con le immagini, oggi sono le macchine a riprodurre i suoni anche quando questi non presenti in un qui ed ora. Mi riferisco a quei programmi in grado di emulare un’intera orchestra anche se questa è presente solo nella nostra testa e non davanti ai nostri occhi.
Immaginatevi insegnanti e studenti presenti in questa sessione di registrazione appena descritta, immaginateveli scavalcare liane di cavi, massi di amplificatori e posizionare con una logica che apparentemente è inesistente bastoncini di microfoni di qua e di là. Credo che lo sguardo e la sensazione che avreste avuto sarebbe stata la stessa degli scienziati del 1857 se presenti nel 2022, ovvero di completa sorpresa una volta compreso che da quella giungla se ne potesse trarre una così perfetta registrazione della batteria, della voce, della chitarra, del basso e della tastiera.

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